Roma-Midtylland 2-1: le pagelle di Stefano Petrucci

Migliore in campo El Aynaoui. Bene anche El Shaarawy e Soulé

Photocredit: Gino Mancini

Pubblicato il:   27 Novembre 2025

La Roma batte 2-1 i danesi del Midtylland trovando il primo successo europeo davanti i propri tifosi all’Olimpico. Di seguito le pagelle di Stefano Petrucci.

SVILAR 6,5

Esce come un libero a spazzare la sua metà campo, nel primo tempo stradominato dalla Roma, sbarra la strada a Franculino, in uscita, nel secondo. Prima e dopo, stavolta non gli vengono chiesti miracoli. La formidabile tenuta della miglior difesa d’Europa lo illude anzi per un po’, sotto il forcing danese, della possibilità di chiudere con l’ennesimo clean sheet. Gli spezza il sogno Paulinho, che – purtroppo con la partecipazione di Wesley – prova a riaprire la contesa a un passo dal 90’. Ma il prodotto non cambia. 

GHILARDI 6,5

Prima da titolare contro il miglior attacco dell’Europa League, 11 gol in quattro partite, 12 con quello segnato nel finale di ieri. Il test è mica da ridere, ma l’ex Verona sin qui sotto naftalina lo affronta con personalità e fisicità, tenendo a bada chi capita sul fianco destro della difesa che sigilla puntuale, raddoppiando al centro quando serve. Soffre un minimo di precipitazione in qualche rilancio, ma è sempre aggressivo quanto serve in marcatura, specie quando i danesi alzano la pressione.

N’DICKA 7

Da centrale, cura con attenzione e concretezza le percussioni del temuto Franculino, che alla distanza cancellerà dal campo anche grazie alla perfetta intesa con Mancini. Tullberg prova a imporre gli straordinari a lui e alla sua banda romanista inserendo alla ripresa una punta dopo l’altra: ci riuscirà solo in parte, anche grazie alla concentrazione del gigante nero. 

MANCINI 6,5

Spostato a sinistra come nel secondo tempo di Cremona, alterna il consueto superlavoro in difesa a utili sortite in avanti. Rimedia più di una botta, ma non molla un palmo di terreno, nemmeno quando il Midtjylland, sin qui imbattuto, si getta a testa bassa all’attacco per cercare di rovesciare il destino della sfida.

CeLIK 6,5

Non sembra esaurirsi più il magic moment del soldato turco, sempre più affidabile, finché il fiato lo sostiene, nel vecchio-nuovo ruolo di incursore a tutta fascia. Suo, con un sontuoso sinistro a tagliare in obliquo l’area danese, il cross-assist per il veloce vantaggio di El Aynaoui. E suo il tentativo di raddoppio, sempre di sinistro, sventato da Olafsson al 65’. Sfinito, esce al 78’.

TSIMIKAS s.v. (dal 23’ s.t. per Celik).

Va subito a sinistra, con Wesley spostato sull’altra banda. Con ordine accettabile.

EL AYNAOUI 7,5

Protagonista assoluto. Instancabile, deciso, brillante. Si presenta all’Olimpico, e agli orecchianti che lo avevano frettolosamente etichettato come il nuovo Le Fee, con la splendida girata da bomber che scardina il match dopo 7 minuti. Primo gol con la Roma, in mezzo a una prova maiuscola, che non cala di tono nemmeno quando la partita (e il Midtjylland) cambiano faccia. Per un po’ con Koné, poi con Cristante, sfida senza titubanze i muscoli e i centimetri di Fatturando Billing e compagni, rompendo la manovra avversaria e rilanciando l’azione con continuità. È suo l’anticipo scardinante che avvia la magnifica azione del 2-0.

KONE’ s.v.

La notizia peggiore nella splendida serata che vede la Roma di coppa finalmente vincente davanti al suo pubblico. Rimedia un pestone terrificante (e discutibile) da Diao in un duro scontro al minuto 14, stringe i denti finché la caviglia regge, ma prima della mezzora deve arrendersi. A forte rischio per domenica, purtroppo.

CRISTANTE 7 (dal 27’ p.t. per Koné).

Lanciato presto nella mischia, ripropone subito il solido tran-tran diventato risorsa fondamentale anche nella Roma versione Gasperini. Chiude e rilancia, senza perdere un colpo, appoggiando costantemente il movimento a stantuffo di El Aynaoui. 

WESLEY 5

Serata da dimenticare, avviata nella sfida a tutto gas con il rasta Mbabu sull’out sinistro, ma sviluppata via via con troppa frenesia e lucidità quasi sempre pari a zero. Una marea di palloni persi banalmente (sanguinoso quello che al 56’ regala a Osorio una rara occasione per smarcare Franculino) e, appena tornato a destra, la voragine spalancata a favore di Simsir che porta Paulinho a riaprire il match a quattro minuti dalla fine.

SOULé 7

Il più vivace, nell’avvio a tutto pressing della Roma. Poi rallenta un po’, marcato duro e magari preoccupato di non pestarsi i piedi con Dybala. Riparte alla grande alla ripresa: sinistro a lato di un soffio dalla posizione più amata, assist centrale per Dybala, altri guizzi nel cuore della difesa del Midtjylland, fino a quando Gasperini non decide di fargli tirare il fiato.

FERGUSON 6 (dal 17’ s.t. per Soulé)

Ancora non al meglio (Gasperini dixit), si batte con più coraggio che esiti, nella squadra che – percussioni di El Shaarawy a parte – ha peraltro esaurito la spinta offensiva della prima parte.

PELLEGRINI 6

Ritrova la fascia e qualche isolato guizzo di qualità, provando a giostrare da pendolo, spesso largo a sinistra, tra attacco e centrocampo. Un suo destro ribattuto da Bech al 40’, dopo grande intesa con Dybala, meriterebbe più fortuna. Toccato duro, esce dopo un’ora.

EL SHAARAWY 7 (dal 17’ s.t. per Pellegrini)

Preziosissimo come sempre quando subentra, ritrova d’incanto la brillantezza smarrita in questi mesi. Sfiora presto il 2 a 0 con un grande spunto, destro ribattuto di piede dal portiere danese. Ma l’appuntamento con il gol per l’ennesimo giocatore rigenerato da Gasperini è solo rinviato: al minuto 83 il Faraone piazza il piatto vincente, a capo della splendida azione avviata da El Aynaoui e rifinita dal perfetto assist di Bailey. Sfiora addirittura il tris, centrando la traversa quasi allo scadere, con un bellissimo interno a giro che spezza per un po’ il forcing danese.

DYBALA 6

Tre settimane di stop, dal Milan al Midtjylland, e rieccolo là davanti, primo riferimento di un attacco orfano di numeri 9 di totale affidabilità. L’ex Parma e Sassuolo Erlic prova a malmenarlo, Paulo tiene botta dignitosamente e si muove secondo intuito, offrendo sponde al pressing alto targato Gasp. Imbeccato da Soulé, cerca il mancino vincente al 54’: pronto Olafsson a deviare in angolo. All’uscita di Soulé torna largo a destra, in appoggio a Ferguson, fino a quando proprio non ne può più. La ruggine c’è e si vede. Ma riaverlo a disposizione, anche per domenica col Napoli, è una gran bella notizia.

BAILEY 6 (dal 23’ s.t. per Dybala)

Prova a resuscitare anche lui, tra mollezze e svagatezze assortite, trovando però lo spunto giusto per servire a El Sharaawy l’assist buono per il 2-0 romanista.

GASPERINI 7

Rimpasta la Roma con abilità da MasterChef: tre novità rispetto a Cremona (due davvero grosse: il lancio dal 1’ di Ghilardi e il ritorno di Dybala), un occhio alla coppa e uno al Napoli già alle porte. Azzecca tutto, come al solito, accompagnando i suoi a un primo tempo che è una delizia. E arrabbiandosi di brutto, alla distanza, quando vede la squadra arretrare troppo (e ancora di più sbagliare) sotto il convulso martellare dei danesi.

Arbitro DABANOVIC 6

Amaro Montenegro? No, per fortuna. Il 43.enne di Podgorica non fa danni, anche se da uno col cartellino così facile (sino a ieri 53 gialli distribuiti in 18 direzioni stagionali) ci si aspetterebbe più rigore che comprensione su qualche intervento: ne sa qualcosa Diao, che ha azzoppato Koné non senza responsabilità.

Categorie:   Pagelle

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