Celtic-Roma 0-3: le pagelle di Stefano Petrucci

Le pagelle di Stefano Petrucci

Photo Credit: Gino Mancini

Pubblicato il:   11 Dicembre 2025

La Roma batte il Celtic 3-0 con una prestazione di carattere e qualità. Di seguito le pagelle di Stefano Petrucci.

SVILAR 6

Hatate, il più brillante nella colonia asiatica del Celtic, lo grazia sul 2-0, a capo dell’unico varco concesso dalla Roma in uno spettacolare primo tempo. È in fondo l’emblema di una notte a tinte esclusivamente gialle e rosse, che si chiuderà con la sua porta giustamente inviolata a fronte dei non strepitosi tentativi scozzesi: il ridicolo rigore regalato da Kovacs a Engels viene respinto dal palo, poi il gol di Iheneacho verrà giustamente cancellato dal Var.

MANCINI 7

Accompagna presto lo sciagurato (e preoccupatissimo) Scales all’incornata che sblocca il match al sesto minuto, su calcio d’angolo impeccabilmente battuto da Soulé. È l’avvio di una partita delle sue, tosta, ispirata, dannatamente british nelle chiusure quanto nel costante, preziosissimo appoggio della manovra offensiva. 

N’DICKA 6

Più vivo, rispetto a Cagliari, gioca un tempo tutto d’anticipo disinnescando puntualmente i movimenti di Maeda, che dopo l’intervallo Nancy è costretto a sostituire con un centravanti di professione, l’acciaccato ma talentuoso Iheanacho. Il nigeriano che dieci anni fa nel City pareva destinato a una carriera fantastica lo impegna più a fondo del giapponese, scappando in un’occasione e segnando un gol per fortuna in fuorigioco.

HERMOSO 6,5

Spinge parecchio, incoraggiato dalla buona vena e dall’assenza di dirimpettai di caratteristiche prettamente offensive (Nancy parte di fatto con tre mezzepunte). In cima all’incomprensibile, lunghissimo recupero concesso alla fine dei primi 45’, una sua innocua toccatina su Engels spinge incredibilmente Kovacs a concedere il grottesco rigore che lo stesso belga spara sul palo interno (San Giovannella…). Per il resto, non molla un palmo di terreno.

ZIOLKOWSKI s.v.

Per Hermoso dall’80’. Rivede il campo nel finale, riprendendo il suo percorso di crescita, nella splendida notte scozzese.

CELIK 6,5

Nel sontuoso primo tempo romanista, torna a viaggiare come l’Orient Express, rotta Parigi-Istanbul, sulla banda destra. Con un inserimento al bacio su tocco di Soulé arriva a servire a Ferguson l’assist perfetto per il 2-0. Alle lunghe, gestisce più che proseguire gli assalti a testa bassa: non fosse così, non sarebbe umano. Purtroppo la giornata di squalifica lo escluderà dal match contro il Como, lunedì.

EL AYANOUI 7

E’ lui il play, in assenza di Cristante e Koné. E come al solito, con buona pace degli orecchianti che lo avevano frettolosamente bocciato, non sbaglia una giocata. Allunga i tentacoli ovunque, spezzando le trame avversarie e rilanciando con ordine e lucidità, per 45’ con grande ricerca della verticalità, poi con notevole senso della gestione. Un vero peccato perderlo per un mese per la Coppa d’Africa.

PISILLI 6,5

Titolare dal primo minuto su uno dei campi più leggendari d’Europa (Benvenuti in paradiso, recita l’ambiziosa scritta all’ingresso del Celtic Park), corre e pressa a perdifiato, contribuendo a soffocare la costruzione scozzese. La scarsa frequentazione col campo lo priva della precisione, non certo dell’impegno, né della pericolosità. È sfortunato nelle conclusioni, specie con il destro potentissimo che esce fuori quadro non di molto, appena superata la mezzora, quando il match è ancora sullo 0-1.

ANGELINO s.v.

dall’84’ per Pisilli. Bentornato, di cuore.  

RENSCH 6,5

Preferito a Tsmikas e anche al recuperato Wesley, mostra gamba, continuità e concentrazione. Felice nelle sortite, preciso anche in fase difensiva. Spesso sottovalutato nei giudizi: magari non è un fenomeno, ma come esterno se la cava più che dignitosamente.  

SOULE’ 7

Argento vivo, fa subito vedere i sorci verdi ai centrali scozzesi, non propriamente mostri di rapidità. Un sinistro a giro più elegante che potente, al 28’, è sventato da Schmeichel. In qualche modo i difensori di Nancy gli sbarrano la strada verso il gol, ma è comunque sempre dal suo sontuoso sinistro che partono i palloni che la Roma trasforma nel sonoro 0-3 che squassa il tempio del Celtic.

DYBALA 6

Per Soulé dal 69’. Si piazza centrale, più regista d’attacco che centravanti. E regala almeno qualche sprazzo di classe. Specie quando, in tandem con Bailey, confeziona un guizzo vecchie maniere che quasi porta al poker romanista. 

EL SHAARAWY 6,5

Rilanciato con la fascia di capitano al braccio nell’antico ruolo di trequartista, quello nel quale – una vita fa – era uomo da doppia cifra (11 gol in A nel 2018-2019, al terzo anno con la Roma), trova qualche spunto brillante, specie finché il fiato regge, costruendo con Rensch una solida catena sinistra.

PELLEGRINI 6

Per El Shaarawy dal 69’. Parte largo, quindi Scala centrocampista all’uscita dal campo di Piisilli, affiancando decorosamente il moto perpetuo di El Aynaoui.

FERGUSON 8

Piove a dirotto, fa freddo, dagli spalti gli arrivano addosso cori nell’amata madrelingua e, magicamente, il ragazzone irlandese rinasce a nuova vita. Grinta, intensità, soprattutto gol. Da incursore spietato il primo, a chiudere di piatto il bel cross di Celik, da centravanti vero, quello che non a caso tre anni fa valeva 100 milioni, lo splendido raddoppio con controllo e girata obliqua di destro. Prima, sponde utilissime alla manovra giallorossa tornata a Glasgow fluida e gasperiniana e le prove generali dei gol, col palo esterno scheggiato al 27’: Schmeichel, il portiere del miracolo del Leicester (e di Claudio Ranieri), può solo restare a guardare, in attesa di arrendersi davvero, e per due volte, al giovane bomber resuscitato.

BAILEY 6,5

Per Ferguson dl 69’. A sprazzi, nel catino del Celtic Park si rivede anche il suo talento. Sarebbe Pasqua anche per lui, come per Ferguson, se qualche centimetro di fuorigioco non rovinasse la festa: splendido il sinistro diagonale che brucia Schmeichel al 74’ dopo magnifica intesa con Mancini. Ma al Var ormai si sono svegliati. Ci riprova comunque all’81’, su bel tocco verticale di Dybala, ma Schmeichel nega il 4-0 al suo destro.  

GASPERINI 7

Mischia le carte, beffando ogni previsione, pensando al Como (sei i cambi, rispetto alla trasferta di Cagliari) e riproponendo una Roma rigenerata, che da vistosamente ragione alle sue teorie: ma quale stanchezza. Di certo stavolta non sbaglia una mossa, a cominciare dalla nuova occasione concessa a Ferguson, che lo ripaga con una notte finalmente all’altezza del suo talento. Quella che schiera a Glasgow, questo è un fatto, è la Roma più bella vista in Europa e non solo.

Arbitro KOVACS 5

Il fischietto della notte magica di Tirana fa di tutto per smentire la sua fama di arbitro esperto e di buona qualità. Tragicomico il rigore assegnato al Celtic (al Var dormivano?), che Engels non trasforma ma che scatena la rabbia romanista, punita dai tre

Categorie:   Pagelle
Tags:   Celtic-Roma

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