Dal ritiro del Brasile parla Wesley. Il terzino ex Flamengo ha svelato alcuni retroscena sul suo trasferimento dal Flamengo alla Roma. Ai microfoni di TNT Sports Brasil il classe 2003 ha parlato del suo rapporto con Gasperini e dell’offerta della Roma per il suo cartellino. Di seguito le sue parole.
Sull’offerta della Roma.
“Quando è arrivata l’offerta da 20 milioni e io non stavo nemmeno giocando, ho pensato: questi sono matti. Venti milioni e io neanche gioco, e quando giocavo sbagliavo un passaggio davanti alle telecamere. Allora mi sono chiesto: come fanno a pagare 20 milioni per me?”. Dopo che il Flamengo ha accettato l’offerta dei giallorossi, non c’erano più le condizioni per rimanere in Brasile: “Non era più possibile rimanere, non stavo bene e nessuno mi voleva”.
Su Gasperini.
“Quando ho visto che alla Roma era andato Gasperini ho pensato: cavolo, mi vuole davvero. Così è andato tutto bene. Una volta arrivato lì, anche l’allenatore mi ha sorpreso per come mi sta facendo lavorare. Spero di crescere tanto, ovviamente ci vorrà tempo: non diventerò da un giorno all’altro Dani Alves, impossibile. Sento che quando un allenatore desidera così tanto un giocatore, questo conta molto. Lui mi chiamava, parlava con me. C’erano altre offerte, ma un tecnico che ti voleva già l’anno scorso, poi cambia squadra e ti vuole di nuovo… questo ha pesato parecchio. Spero solo di crescere con lui, come hanno fatto tutti i giocatori che ha avuto all’Atalanta”.
Dopo la prima partita con il Cile, dove ha disputato tutti e 90 i minuti, Wesley affronterà con il suo Brasile la Bolivia, partita in programma alle 1:30 nella notte tra il 9 e il 10 settembre e sarà l’ultimo calciatore a tornare alla corte di Gasperini a Trigoria in vista della gara con il Torino di domenica prossima.
