Dalle giovanili fino alla prima squadra, un percorso, quello di Pisilli, che tanti ragazzi romani sperano di compiere nelle loro carriere. Il classe 2004 ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali della Lega Serie A, parlando del campionato, del rapporto con Gasperini, Koné e Bove.
Sul provino con la Roma.
“Ho fatto tre provini, poi la Roma ti mandava una letta in cui se eri stato preso te lo comunicava e ricordo che un giorno eravamo a tavola e mia madre mi mise sotto al piatto la busta. Quando lo scoprì ero esploso di gioia, non ci credevo, è stato uno dei giorni più belli della mia vita”.
Su Gasperini.
“Lavorare con un mister così importante è un onore e un privilegio, perché come ha dimostrato la sua storia può dare tanto ai suoi giocatori, sono molto contento perché so che se lo seguirò potrò crescere molto come giocatore”.
Sulla crescita personale.
“Essendo un ragazzo molto giovane devo migliorare su tanti aspetti e in questa prima stagione ho imparato una sola strada ed è quella del lavoro. Quella di volersi sempre migliorare ed essere un giocatore migliore, poi una stagione può essere fatta di alti e bassi, l’importante è non esaltarsi quando le cose vanno bene e non deprimersi quando le cose vanno male”.
Su Kone.
“Manu è un giocatore fantastico, lo dimostra ogni partita e in ogni allenamento. Poter giocare con lui e vederlo in allenamento è molto bello, perché da giocatori così forti puoi imparare tanto. Come si muovono, come si smarcano, come giocano la palla, quindi è un privilegio giocarci insieme”.
Su Bove.
“Lui è un ragazzo molto semplice. Per me è stato gentilissimo fin dal primo allenamento in prima squadra. Lui come me era un ragazzo che veniva dal settore giovanili e ha fatto tutta la trafila, quindi conosceva le difficoltà che un ragazzo poteva affrontare salendo in prima squadra. Mi è sempre stato vicino e mi diceva come comportarmi e cosa evitare. Gli sarò sempre grato”.
Sul campionato.
“Gli obiettivi non li mettiamo noi squadra. Gli obiettivi vengono scelti dalla società. C’è una grande voglia di fare bene e penso che la Roma debba tornare in Champions League, perché sono troppi anni che manca”.
