Il tecnico della Roma Gian Piero Gasperini ha risposto alle domande di cronisti in conferenza stampa alla vigilia della sfida con la Juventus. Queste le sue parole:
Come sta la squadra? Riesce a recuperare Dovbyk?
“Non ancora, ha delle difficoltà a calciare nonostante si stia allenando da diversi giorni. C’è qualche problema con Hermoso ma ci siamo tutti“.
Poteva andare alla Juve, perché ha scelto il progetto Roma?
“Era più difficile (ride, ndr). Sono contento di come è andata, ci troviamo a giocare questa partita importante verso la fine del girone. Sono una grande squadra, ha la possibilità di continuare a rinforzarsi. Nel loro DNA c’è il giocare sempre per vincere, arriviamo da due belle prestazione, vogliamo misurarci perché siamo nella fase più bella del campionato“.
Come sta Dybala? E cosa ne pensa della presenza del centravanti di peso?
“L’importante è avere un centravanti, poi abbiamo giocatori di peso o di qualità: non abbiamo mai giocato in 10. Per Dybala vediamo come sta, se riesce ad andare in panchina. Non ha carenze di motivazioni, bisogna vedere se sta bene, se calcia bene, la condizione e la possibilità di giocare sui suoi livelli“.
Che peso da al distacco sulla Juve?
“Credo che siamo stati bravi, 15 partite sono una buona striscia per dare indicazione. Non so se siamo tra le più forti perché ce ne sono molte ottime, ma i ragazzi sono stati bravissimi in quasi tutte le partite. Ce ne sono poche di deludenti, ma per il resto è un gruppo con motivazioni forti. Siamo cresciuti tecnicamente e come compattezza, la nostra forza ora sta nei pochi gol presi ma ha anche sempre costruito e ha trovato il gol“.
Che profili sta chiedendo? Zirkzee e Raspadori?
“Non commento, mi spiace (ride, ndr). C’è una gara con la Juve che sta dietro, è importante per loro per riagganciarci e per noi per aumentare il distacco. Siamo al 19 dicembre, è bello giocare queste partite e con questa classifica. C’è tempo per tutto il resto e non è questo il momento“.
Quanto è cambiata la Juve con Spalletti? E che rapporto ha con lui?
“Buono, ci siamo incontrati ai tempi dell’Inter e con la nazionale è venuto spesso a Zingonia. Ora ci sentiamo poco ma ci saluteremo cordialmente, il clima è sereno. Non è mai facile subentrare, ma credo stia provando a portare il suo calcio. Anche la Juve ultimamente è sicuramente migliorata e cresciuta, è sempre difficile incontrarli perché hanno giocatori forti. Come sempre è una partita di valore, è un bel parametro per noi“.
Questa è una gara come le altre?
“Quando giochi con la Juve dà tante motivazioni, c’è una rivalità sentita ovunque. Sono stato in quella società e quella squadra è temprata dal giocare con squadre motivate da queste, una volta almeno era così. Per me la Juve è stata un riferimento, quando riesci a batterla vuol dire che sei competitivo. Anche nelle stagioni meno buone sono di grande livello“.
L’ha convinta Rensch, può arretrare Celik così? E che problema ha Hermoso?
“Affaticamento, nulla di particolare ma vediamo. Per quanto riguarda Rensch vorrei toccare meno la squadra, perché poi bisogna spostare diverse pedine. L’assenza di Ndicka ci costringe a fare delle prove, con Ziolkowski, Celik e Ghilardi. Se manca anche Hermoso questa cosa ci mette in difficoltà“.
Rensch può stare anche dietro quindi? E poi le chiedo un commento sul calcio italiano.
“Si, Rensch può farlo. Sul calcio italiano penso che si possa giocare e fare risultati in tanti modi, altrimenti sarebbe riduttivo, limitato, non piacerebbe. C’è spazio per novità e dettagli, ma non mi piace la regola degli 8 secondi: viene applicata pochissimo. Ne passano 30 da quando il portiere è a terra. Non mi piace molto anche il tempo in cui gioca il portiere: Butez contro l’Inter ha toccato palla 51 volte. Mi piace vedere la palla tra i piedi dei giocatori in avanti, e il Como ne ha. Il calcio è giocare in avanti, il retropassaggio da centrocampo che possesso palla? Non piace al pubblico, che vuol vedere contrasti, dribbling, gioco in avanti. Altrimenti diventa un calcio brutto, un calcetto. Il calcetto è bello da giocare ma meno da vedere. Occorre studiare qualcosa un modo per giocare in avanti il più possibile“.
Lei è soddisfatto della crescita di Soulé? Cosa può fare ancora?
“Sono soddisfatto della crescita di tutti, giochiamo con grande spirito e abbiamo il consenso dei tifosi anche quando il risultato non è quello sperato. Soulé ha caratteristiche che piacciono alla gente“.
