Doni: “Fui vicino a Juve e Barca, con Ranieri nessun rapporto”

Photo Credit: Account Instagram Doni

Pubblicato il:   9 Dicembre 2025

L’ex portiere della Roma Doni ha rilasciato un’intervista all’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport e, tra i tanti temi trattati, c’è stato spazio per parlare dei suoi anni nella Capitale.

Passiamo ai ricordi. Se nomino Roma le cambia lo sguardo. Ci ha lasciato il cuore? 
La considero casa. Mi sono innamorato della città non appena ho visto il Colosseo. Poi la Roma, i tifosi, l’Olimpico. Un sogno”. 

Spalletti la buttò dentro per la prima volta in un derby. Un battesimo di fuoco. 
Era il 23 ottobre 2005, pareggiamo 1-1. Io non avevo mai giocato prima in campionato, fu incredibile esordire in una partita così. Avevo 26 anni, mi passò davanti tutto il percorso fatto fino a quel momento”. 

Con Spalletti poi c’è stato un bel feeling. È stato il migliore mai avuto? 
Si. Un genio. Luciano è una persona vera, diretta. Ti dice le cose in faccia. Poi era meglio non farlo arrabbiare, poteva pure prenderti a schiaffi. Quando urlava faceva tremare i muri di Trigoria…”. 

Vi siete divertiti in quegli anni, però… 
Eccome. Avevamo un super gruppo, composto da tanti brasiliani. Ci sentiamo ancora spesso, sono amicizie che ti porti per la vita. In spogliatoio ogni giorno ne succedeva una. Quanto abbiamo riso con Totti e De Rossi”. 

Un aneddoto col capitano? 
Francesco era un fenomeno, in campo e fuori. Era sufficiente uno sguardo per infonderci sicurezza. È un brasiliano mancato, ha colpi che ho visto fare solo a Ronaldinho e Kakà, con cui ho giocato in nazionale. Poi, però, uscivamo ed era uno show continuo. Una sera offrì mille euro a un cameriere per passare vicino ai tavoli, saltare in piscina in mutande e urlare come Tarzan battendosi il petto. Ancora mi viene da ridere se ci penso”. 

Dal punto di vista personale, invece, a Roma ha subito un ambiente particolare… 
È una piazza stupenda, che ha però spigolature e difetti. Per esempio, le radio. Negli anni ho sentito tante cose non vere su di me: dicevano che causavo problemi in spogliatoio, che volevo andare via, che non ero un professionista serio. Tutte cazzate. Per fortuna potevo contare su un gruppo squadra stupendo che mi ha sempre sostenuto. Lo disse anche De Rossi in un’intervista. Chiese di smetterla di inventarsi storie false…”.  

Anche su Ranieri se ne sono lette tante… 
Preferisco non parlarne, non ho tanto da dire. Per me quella fu una stagione complicata, giocai poco. Io e il mister, però, non abbiamo mai avuto rapporto”. 

Le fece pagare l’aver accettato una convocazione in nazionale, quando secondo lui sarebbe dovuto restare a Trigoria per curarsi? 
Io stavo bene e non mi sentivo di rinunciare alla chiamata della nazionale: in estate c’era il Mondiale. Sono tornato e nessuno mi ha più considerato. Facevo il quarto portiere, mi allenavo a parte. Non mi è stata mai data una spiegazione”. 

È vero che fu vicino alla Juventus? 
Sì, due volte. Una dopo il primo anno in Italia, un’altra dopo la mia esperienza al Liverpool. I bianconeri cercavano un vice Buffon, sarei lì andato a giocarmi il posto. Nel 2006 mi voleva anche il Barcellona di Eto’o e Messi. Ero uno dei portieri del Brasile, ci sta che mi cercassero le grandi europee. Io, però, volevo giocare sempre e a Roma stavo davvero bene”. 

Le capita di tornare? 
Meno di quanto vorrei. Mio fratello Joao vive lì e anche mia sorella. Tornerei per mangiare una carbonara fatta come si deve. Sono legatissimo alla città e alla gente, ho ricordi fantastici”.

Categorie:   News
Tags:   Ranieri

ALTRE NOTIZIE

  • Copertina articolo

    Roma in stallo su Pellegrini: rinnovo difficile

    Pellegrini aspetta che la Roma si faccia sentire. Pellegrini ha risposte in campo e con Gasperini c’è fiducia. L’idea è la stessa: restare per amore della Roma. Se la società lo mettesse alla porta, lui non si opporrà. La Roma, senza alzare la cornetta, la sua posizione l’ha fatta intendere. Lo riporta La Repubblica.
    Redazione
  • Copertina articolo

    Toni: “Roma, ti serve un vero nove”

    Luca Toni ha rilasciato alcune dichiarazioni al Messaggero. Tra i temi trattati, anche la Roma, di cui è stato calciatore nel 2010. Ecco le sue parole. Da Totti alla Roma. Partiamo dai ricordi? “Lo scudetto perso: che gioia sarebbe stata. Quel mancato trionfo è l’unico rimpianto della mia carriera”. E adesso la Roma è davvero […]
    Redazione
  • Copertina articolo

    Nelle mani di Svilar

    Se la Roma guarda dall’alto del quarto posto, un merito enorme va a Svilar, autore dell’85.2% di salvataggi. La Roma, dati alla mano, avrebbe dovuto incassare quasi 14 gol; ne ha subiti invece 8. Inevitabile è che un profilo di questo tipo attiri le attenzioni delle grandi d’Europa. A Roma, però, nessuno vuole sentirne parlare. […]
    Redazione
  • Copertina articolo

    Dovbyk vuole il Celtic

    Ieri per la prima volta Dovbyk ha lavorato in gruppo. A Glasgow, contro il Celtic, c’è una chance concreta di vedere l’ucraino almeno in panchina, anche se il rientro più probabile è contro il Como. Lo stesso discorso vale per Angelino, regolarmente in gruppo. Zero dubbi per Wesley, pronto a riprendersi il posto sulla fascia. […]
    Redazione