Cagliari-Roma 1-0: le pagelle di Stefano Petrucci

Photo Credit: Gino Mancini

Pubblicato il:   7 Dicembre 2025

La Roma perde contro il Cagliari di misura. Qui sotto le pagelle del nostro Stefano Petrucci:

SVILAR 7,5

Non basta neanche la sua forza, stavolta, per evitare la seconda sconfitta di fila, la seconda in trasferta. Lui fa di tutto, per quanto può, per sbarrare la porta. Chiude di piede su Esposito, smarcato dal primo lampo di Palestra, più tardi è ancora più decisivo in uscita su Obert e sul diagonale di Folorunsho, che l’espulsione di Celik trasforma in attaccante aggiunto. Ma niente può a otto dalla fine sulla botta di Gaetano, entrato al posto di Borrelli a dare qualità alla spinta dei sardi.

MANCINI 5,5

Dalla sua parte si allarga in prevalenza il pericoloso Seba Esposito, numero 2 anche per popolarità della celebre dinastia, gran movimento e piede dignitosissimo. A dispetto della qualità dell’avversario, nel caos generale resta il difensore più lucido.

NDICKA 5

Salva alla grande su Borrelli, al 7’, lanciato verso Svilar dopo una brutta scivolata (con fallo subìto?) nel contrasto col centravanti. Ma guai a illudersi in una grande partita: di lì in poi, escludendo qualche giocata isolata, è come se l’ivoriano fosse già partito per la Coppa d’Africa. Lento, appannato, forse mezzo zoppo, arranca come raramente è capitato di vederlo.

HERMOSO 5,5

Partecipa allo sfascio generale con nervosismo che ne rivela peraltro l’animo da combattente. Troppo bloccato nella prima parte, quando l’assenza di un dirimpettaio stabile ne potrebbe liberare le avanzate, non va troppo meglio quando il rabbioso forcing del Cagliari impone alla Roma di abbassarsi. Ha però grinta da vendere. E la sfodera soprattutto quando fa impazzire avversari e pubblico rubando sadicamente un pallone che i rossoblù stavano mettendo fuori per soccorrere Folorunsho a terra per crampi.

CELIK 5

Discrete e illusorie intese con Soulé, nell’avvio tutt’altro che felice della Roma: da quella sviluppata al minuto 28 nasce uno dei rarissimi spunti offensivi per i giallorossi. Ma non è cosa, purtroppo. Al 4’ di un secondo tempo che per la Roma parte peggio del primo, abbatte la percussione di Folorunsho, che quando vede giallorosso vede derby, con un colpo d’anca al limite dell’area, al vertice di una difesa di brutti addormentati: il Var annulla la tragicomica decisione di Zufferli (rigore), non l’espulsione del turco che lascia purtroppo la squadra in dieci.

KONé 5

Non salta un impegno, highlander evidentemente indispensabile ai meccanismi del Gasp. Ma se l’avvio è sonnacchioso, lo sviluppo avvilente. Incerottato, senza idee né ritmo, si scuote di rado, presto risucchiato nel marasma prodotto dalla corsa del Cagliari e dalla generale mosceria della Roma.

CRISTANTE 5

In vistosa riserva di energie, è più compassato che brillante, come nelle giornate di vena non propriamente al top. Non deve essere agevole l’impatto con il centrocampo di giganti scelto in avvio da Pisacane (il più basso è il francese Adopo, 187 centimetri), ma gran parte per demerito della Roma, sempre in ritardo sulle seconde palle, smarrita del tutto quando si ritrova in inferiorità numerica.

EL AYNAOUI 6 dal 63’ per Cristante

Prova faticosamente a mettere ordine nell’orchestra più stonata della stagione, tamponando avversari scatenati nello spazio. Ma è un’impresa titanica, come quella di provare a bloccare sulla linea (dove non a caso è l’ultimo ad arrendersi) il pallone scagliato in gol da Gaetano.

TSIMIKAS 5

Rilanciato dai guai muscolari di Wesley, trova sulla sua banda Palestra, lanciato da Gasperini nell’Atalanta. Pessimo cliente, il giovanotto che un anno fa la Roma non acquistò per motivi grotteschi: a ogni affondo se lo beve come un aperitivo. A capo di un primo tempo di sofferenza pura, trova la bella punizione dalla trequarti che incoccia in area il braccio di Adopo, vicino al corpo ma non attaccato: per il Var, affidato al geniale Guida, è manco a dirlo tutto regolare.

GHILARDI 5 dal 73’ per Tsimikas

Conosce il peggior pomeriggio della sua breve vita in giallorosso. Strano davvero il suo dirottamento iniziale su Palestra, che sull’out destro del Cagliari continua a fare sfracelli. Poi, lasciata la banda a Rensch, non ha certo più fortuna nell’azione da calcio d’angolo che decide il match, quando Gaetano lo salta per esplodere la botta vincente.

SOULé 6

Parte subito ispirato, almeno lui, puntando l’esordiente Rodriguez, uruguayo scuola Penarol, e chiunque provi a sbarrargli la strada. È il più vivo, in una squadra spenta, stavolta senza idee anche in costruzione, che finisce per risucchiarlo nelle sabbie mobili di un match totalmente sbagliato.

DYBALA 5 dal 62’ per Soulé

Debilitato dall’influenza e dai suoi infiniti guai muscolari, mette al servizio di una sfida già indirizzata il poco che la condizione atletica concede oggi alla sua classe. Non trova così un’intuizione felice, nella sfida che da partita di calcio dall’espulsione di Celik in poi diventa sempre più una battaglia.

PELLEGRINI 5

Largo a sinistra, presto periferico rispetto al match che vede prevalere l’agonismo sulla tecnica. Si muove con la consistenza di un piumino da cipria per un’ora buona, senza riuscire a trovare un guizzo né – non sia mai – uno straccio di tiro in porta.

BALDANZI 5

Con Ferguson, Dybala ed El Shaarawy in panchina, il vertice d’attacco – incredibile ma vero – è ancora una volta lui, forse perché tutto sommato è il più vivace degli altri. Sta di fatto che, specie viste le attuali condizioni della squadra, finisce per zompettare per un’ora attorno a Luperto, 21 centimetri più alto, cercando nello stretto varchi che non si aprono e triangoli che non si chiudono mai.

RENSCH 5,5 Dall’8 s.t. per Baldanzi

Gasperini lo butta nella mischia appena perde Celik. Va a fare l’esterno a destro, poi viene spostato sul fianco opposto per cercare di arginare la verve incontenibile di Palestra.

FERGUSON 5 Dal 62’ per Pellegrini

Va ad aggiungere fisicità (ma solo in termini di muscoli) all’attacco della Roma, tristemente allergico ai tiri in porta. Ha un discreto spunto al minuto 66, poi si smarrisce in giocate velleitarie o troppo lente, al vertice di una squadra che a Cagliari, al di là della conclamata spaventosa carenza di punte, non ha mai prodotto una sola manovra offensiva accettabile.

GASPERINI 5

Stavolta proprio non gli riescono miracoli. Al contrario, sorprende pure con qualche scelta discutibile nell’impostazione e nei cambi. Si arrende a capo di un match che deraglia presto al poco simpatico Pisacane, 15 panchine contro le sue 612 e un sanguinoso ricordo per i romanisti (la sceneggiata da stuntman di ottobre 2019, che fece impazzire Fonseca e il pubblico dell’Olimpico). La differenza, al di là delle capacità del giovane tecnico, la fa soprattutto la rabbia del Cagliari, che va a sommarsi alla manovra della Roma, già evaporata contro il Napoli.

ARBITRO: ZUFFERLI 5

Perde la bussola da dilettante, appena il match si accende. Incapace di tenere a bada i nervi dei contendenti, è un puro caso se non accompagna la sfida a una rissa da osteria. E’ nato a San Daniele del Friuli, il paese del prosciutto da oggi – è evidente – capace di produrre anche un autentico salame.

Categorie:   Pagelle

ALTRE NOTIZIE

  • Copertina articolo

    Cremonese-Roma 1-3: Le pagelle di Stefano Petrucci

    La Roma batte la Cremonese per 1-3 e conferma il primo posto in classifica. Di seguito le pagelle della partita a cura di Stefano Petrucci. SVILAR 7 La certezza di sempre. Quando serve, lui c’è. Abbassa la saracinesca sul muso di Bonazzoli al primo lampo della Cremonese, sullo 0 a 0, e si ripete più […]
    Stefano Petrucci