Il centrocampista della Roma Edoardo Bove è stato ospite della trasmissione Radio2 Social Club di Luca Barbarossa ed Ema Stokholma. Tra i temi trattati c’ stato anche quello relativo al primato della Roma: “Stanno facendo un bellissimo percorso ma c’è ancora tanto da giocare, è ancora presto per parlare. Hai visto il video di Gianluca Mancini? Non ti dico una reazione uguale ma…facciamo gli scongiuri”.
Di centrale importanza è stato il commento sul disegno di legge che porta il suo nome: “È stato creato un po’ di tempo fa e ci sono già persone, associazioni, fondazioni che lavorano per promuovere e promulgare il primo soccorso e per informare le persone su problematiche cardiache e arresti cardiaci”.
Questi i punti fondamentali: “Abbassamento dell’iva dal 22% al 5% sui defibrillatori, l’obbligo di corsi di primo soccorso nelle scuole e per un determinato tipo di professioni e l’obbligo di corsi di primo soccorso per prendere la patente. C’è un po’ di disinformazione su questo argomento. Io ero il primo ad esserlo prima che mi accadesse questo episodio che mi ha permesso di entrare in contatto con queste fondazioni e associazioni. Questo mi ha fatto affezionare alla causa perché ho visto nelle facce dei padri che perdono figli anche il dolore che hanno provato e la necessità di fare il massimo per poter salvare le persone“.
Il centrocampista ha parlato anche del regolamento calcistico in Italia: “In Italia c’è un tipo di regolamento che in altri campionati non è lo stesso ed è permesso giocare con il defibrillatore, il mio amico che mi accompagna dal 12 dicembre dell’anno scorso. Io sono tranquillo perché per me l’importante è tornare a giocare al di là di dove, quando, come e perché.
Ha poi commentato la sua lontananza dal calcio: “In questo anno ho avuto la possibilità di vedere il calcio da fuori”, ha continuato, “di distaccarmi da una parte di me che era sempre presente perché ero abituato a una calendarizzazione della mia vita: vivere la settimana in base alla partita. Ho avuto la possibilità di rivedere delle mie priorità.” Durante la conversazione ha parlato della sua ripresa: “Adesso sono contento perché mi sto allenando e posso mettere di nuovo il calcio al centro della mia vita e quello è il mio obiettivo. Lo sport per me è motivo di salute“.
Bove ha concluso con un appello: “C’è un numero, il 112, ma i bimbi delle elementari non lo sanno dire, imparano le centinaia dopo la seconda elementare quindi si dovrebbe dire uno-uno-due. Quando vediamo i film americani loro cosa chiamano? Nine-one-one. Per assurdo noi sappiamo l’americano e non sappiamo il nostro“.
